mercoledì 9 dicembre 2009

Copenaghen, bozza Danese debole


Il Wwf afferma che la bozza danese proposta è debole, i negoziati continuano sui testi che sono stati già prodottti. E come se non bastasse c'è la possibilità che vengano esclusi i paesi più vulnerabili.

I negoziati paralleli su una bozza di trattato di Copenaghen politicamente ma non legalmente vincolante, bozza pubblicata oggi dal quotidiano inglese The Guardian, deludono fortemente il WWF. Il testo proposto dal Primo ministro danese è debole e troppo elitario. L'approccio della presidenza danese è selettiva e non trasparente.
"Comprendiamo e condividiamo l'enorme frustrazione dei paesi poveri e più vulnerabili. Chiediamo con urgenza alla presidenza danese di cambiare radicalmente atteggiamento e di adottare un metodo collaborativo e di ascolto. Crediamo anche che questo è stato uno dei segnali politici mandati dalla Presidente della COP15 Connie Hedegaard nel suo discorso inaugurale fatto ieri -ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Programma clima ed energia del WWF Italia e presente al Summit - Focalizzarsi sul testo danese oggi rappresenta una distrazione dai negoziati che sono appena cominciati a Copenaghen. Le trattative devono focalizzarsi sul testo che è stato finora oggetto di negoziazione e non su un nuovo testo che scaturisce da colloqui in piccoli gruppi".
Nella bozza apparsa sul sito del quotidiano britannico The Guardian, si definiscono le linee di un accordo "politicamente vincolante" di Copenaghen, cui dovrebbe seguire un trattato legalmente vincolante. Tale testo e' stato pero' discusso solo con alcuni paesi, tagliando completamente fuori i paesi maggiormente vulnerabili ai cambiamenti climatici, Africa e piccole Isole.

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