mercoledì 10 marzo 2010

La metro milanese passa al fotovoltaico

Non parliamo di un progetto futuro ma di un'opera "verde" già realizzata e funzionante. Infatti la linea M1 della metropolitana di Milano, gestita da ATM, da tre mesi è alimentata in parte da energia fotovoltaica.

I pannelli solari sono stati installati sul tetto di un deposito della società cittadina di trasporti e occupano una superficie di 23 mila metri quadrati. L'impianto produce 1,4 milioni di kilowattora all'anno e da fine novembre 2009 ha già risparmiato l'immissione in atmosfera di circa 70 tonnellate di CO2.
Il progetto dà a Milano e all'Italia anche un primato europeo: si tratta infatti del primo metrò in Europa a funzionare, anche se parzialmente, grazie all'energia del sole. Inoltre l'impianto è una delle realizzazioni di maggiore dimensione nel nostro paese ed è assolutamente a costo zero per la collettività: realizzato con il "finanziamento tramite terzi", l'investimento è stato affrontato dall'azienda (Dedalo ESCO) a cui ne è affidata la gestione. Dedalo ESCO rientrerà dell'investimento rivendendo la corrente attraverso il Conto Energia mentre ATM percepirà un canone per l'affitto del tetto interessato dal progetto.
Elio Catania, presidente e amministratore delegato di ATM ha spiegato che l'avvio dell'attività del tetto fotovoltaico del deposito di Precotto è un tassello importante del piano d'efficienza energetica messo a punto da ATM a partire dal 2008. Il progetto, che coinvolge tutti i processi produttivi, porterà ad un risparmio medio di 14 milioni di kWh/anno di energia elettrica tra il 2007 e il 2010.

Rifiuti e Sistri: come operare

Milano, martedì 13 aprile 2010, relatori: Paola Ficco (Giurista ambientale), Claudio Rispoli (Chimico - Esperto in gestione dei rifiuti, Consulente ADR), Daniele Bagon (Segretario Sezione regionale Liguria, Albo nazionale gestori ambientali).

Mentre è ancora in corso (stante la proroga intervenuta con il Dm 15 febbraio 2010) la complessa fase di iscrizione al Sistri, i soggetti obbligati alla osservanza del sistema devono iniziare a familiarizzare con le modalità per l'adempimento degli obblighi gestionali del nuovo sistema partecipativo che, a decorrere dal 13 luglio 2010 dovrà essere osservato da una prima lunga serie di soggetti ai quali, dal 12 agosto 2010 se ne aggiungeranno molti altri. Ancora dal 12 agosto 2010 il sistema sarà volontario per altre categorie.
Fino al 13 agosto 2010 (per la prima serie di obbligati) e fino al 12 settembre 2010 (per la seconda serie di obbligati) sarà necessario far convivere il Sistri con i registri e con i formulari. A questo punto si tratta di capire cosa fare e come, e cosa accade se non si adempie.
Per questo, durante il Seminario si procederà all'analisi della disciplina sostanziale (compresa quella sanzionatoria e quella afferente la responsabilità del delegato) e di quella procedurale, analisi questa che si soffermerà su:
- simulazione dell'apertura di alcune schede
- casi dubbi maggiormente ricorrenti
- ruolo dell'Albo gestori e delle Cciaa
- unità locali e dispositivi elettronici, procedure di consegna
La disamina si completerà con l'analisi dello schema di recepimento della Direttiva 2008/98/Ce sui rifiuti che, con riferimento al Sistri, ridisegna le categorie obbligate e quelle facoltizzate ad aderire al Sistema

lunedì 1 marzo 2010

Arriva il fotovoltaico cilindrico

Sbarcano anche in Italia i moduli fotovoltaici Solyndra, la tecnologia specificatamente progettata per ottimizzare le prestazioni dei sistemi fotovoltaici su tetti commerciali.

Le coperture in questione sono quelle di due centri commerciali della catena piemontese Nova Coop, su cui il gruppo ha avviato la realizzazione di due impianti, rispettivamente da 200 kWp e 400 kWp, grazie alla collaborazione di Photovoltaic Systems che seguirà le fasi dell'istallazione. Tradizionalmente, per una produzione d'energia ottimale, i moduli piatti devono essere montati con una certa inclinazione e distanziati uno dall'altro, e lasciando dunque ragionevoli spazi scoperti.
La tecnologia Solyndra permette di aggirare il problema. Gli impianti in questione impiegano moduli cilindrici con una superficie attiva a 360 gradi, capace di diffondere la luce solare e in grado di assicurare prestazioni ottimali se montati orizzontalmente e disposti uno vicino all'altro. Ciò significa ottenere un rendimento più elevato rispetto ai sistemi tradizionali per la medesima superficie. Inoltre, spiega la società, il flusso d'aria naturale tra i moduli permette di ridurre la temperatura di funzionamento migliorandone di conseguenza l'affidabilità.
"Sempre più aziende scelgono oggi di dotarsi di un impianto fotovoltaico per ridurre i costi energetici, sfruttando spazi inutilizzati come coperture, capannoni, terreni o parcheggi: gli impianti fotovoltaici industriali rappresentano un'ottima forma d'investimento ed un'enorme risorsa potenziale per la produzione di energia alternativa", commenta Mauro Marcucci, CEO di Enerqos. "La soluzione Solyndra ci è sembrata la più competitiva per questa specifica applicazione: siamo lieti di poterla utilizzare in queste due prime realizzazioni e speriamo di poterla presto integrare in nuovi impianti su copertura".

martedì 23 febbraio 2010

Il nuovo Conto Energia per il Fotovoltaico

E' notizia di questi giorni che il governo sta elaborando il nuovo Decreto che regolamenterà il futuro Conto Energia a supporto delle Fonti Energia Rinnovabile, le novità attese sono diverse, compresa la rivisitazione degli aspetti economici e finanziati.

APER (Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili) è già entrata in azione, commentando le bozze del nuovo decreto, analizzandone i contenuti e facendo subito nuovo proposte correttive. Sebbene l'impostazione complessiva dell'ultima versione disponibile del Decreto relativo al futuro Conto Energia sia giudicata positivamente, l'Associazione ha espressamente evidenziato i punti su cui è necessario che vengano apportate modifiche per tutelare il regolare sviluppo di questa tecnologia e della filiera industriale ad essa collegata:
- non è accettabile un decremento annuale delle tariffe incentivanti superiore al 4% annuo, la ridefinizione delle tariffe ha tenuto ampiamente conto del forte calo del prezzo dei moduli fotovoltaici nell'anno 2009 determinato oltre che dalla generale crisi economica, dal crollo del principale mercato fotovoltaico internazionale (Spagna), da un sostanziale aumento di taglia degli impianti di produzione, da una ottimizzazione della tecnologia del silicio e non essendo prevedibile nel medio termine un sostanziale cambiamento dei prezzi in cui i margini sono attualmente depressi dall'eccesso di offerta, si ritiene che un price cap del 4% possa più che adeguatamente rappresentare le dinamiche di mercato attese.
- il periodo transitorio tra tariffa incentivante 2010 e 2011 introdotto nella bozza di decreto prevede tagli tropo forti, Aper ribadisce la necessità di prevedere un sistema incentivante che sostenga la crescita del mercato e della relativa filiera industriale. Tuttavia, si nota che nel Decreto sono stati inseriti tagli eccessivi alle tariffe incentivanti tali da compromettere lo sviluppo del settore nel suo complesso e tali da bloccarlo completamente nelle regioni del Centro e Nord Italia.
- va reintrodotto il bonus (10%) per sostituzione amianto/eternit;
- va ripristinata l'adeguata incentivazione per tettoie e pensiline (stessa tariffa riconosciuta ad impianti su edifici), Si richiede che le pergole, tettoie e pensiline godano della tariffa "edificio", fermo restando il rispetto di apposite linee guida che ne disciplinino le principali caratteristiche costruttive. L'Associazione ritiene che tali applicazioni, pur rappresentando un connubio virtuoso tra fotovoltaico e "arredo urbano", sarebbero fortemente penalizzate se venissero a godere di tariffe inferiori a quelle riservate agli impianti su edifici in quanto intrinsecamente hanno costi equivalenti se non superiori agli impianti che vengono realizzati su immobili
- va incrementato il potenziale previsto per impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e impianti fotovoltaici a concentrazione in modo da giustificare lo sviluppo di una filiera industriale nazionale, si condivide e si apprezza la scelta di incentivare sistemi fotovoltaici innovativi ma si segnala che i limiti di potenza massima incentivabile previsti nel Decreto (200 MW per Impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e 150 MW impianti fotovoltaici a concentrazione) sono ritenuti troppo bassi se la finalità fosse quella di incentivare lo sviluppo della filiera industriale nazionale in tali ambiti.
- vanno eliminate le limitazioni all'appplicabilità del premio per l'efficienza energetica, A differenza di quanto previsto nell'attuale Conto Energia, nel nuovo Decreto potranno godere del premio per efficienza energetica gli interventi realizzati sul solo involucro edilizio, di conseguenza non saranno più ammissibili gli interventi più frequenti come gli efficientamenti degli impianti tecnologici. L'Associazione ribadisce l'opportunità di tornare all'attuale formulazione che è ritenuta la più idonea anche alla luce del raggiungimento degli obiettivi comunitari di riduzione del 20% dei consumi.
Secondo Aper, il recepimento di queste modifiche è ritenuto vitale per mantenere in salute il settore, altrettanta importanza va data alle tempistiche di approvazione ed emanazione. Sarebbe un errore rimandare ogni decisione a dopo le elezioni regionali. L'avvicinarsi delle elezioni potrebbe causare un rinvio dell'adozione del presente provvedimento e anche delle linee guida nazionali sul procedimento unico di autorizzazione degli impianti.

fonte: alternativasostenibile.it

sabato 20 febbraio 2010

Il primo gioco da tavolo sulle fonti rinnovabili!

Si chiama Energy Empire ed è in nuovo gioco da tavolo a carattere ludo-didattico per conoscere il mondo delle energie rinnovabili, divertendosi.

Ideato da tre giovani laureati con il pallino della comunicazione scientifica, "Energy Empire" nasce come progetto conclusivo di un master sulle energie rinnovabili organizzato nell'ambito del progetto - T.E.R.S.O (Talenti, Energia, Ricerca, Sviluppo, Organizzazione) - che ha avuto AREA Science Park tra i partner principali.
Finanziato dalla Fondazione per il Sud all'interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master T.E.R.S.O. ha formato quindici laureati residenti nella regione Sardegna con l'obiettivo di contrastare la "fuga dei cervelli", favorire la creazione di impresa e l'inserimento in organizzazioni del territorio.
Tanta curiosità, un pizzico di competenza scientifica e almeno dodici anni d'età sono i requisiti per poter giocare e mettere in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo. Obiettivo del gioco è sostituire gradualmente l'energia prodotta da fonti fossili con quella generata da fonti rinnovabili; stando sempre attenti a rispettare i vincoli e le condizioni dettate dall'Unione Europea. Si può giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. A vincere è chi raggiunge la completa sostenibilità energetica oppure chi rimane in gara per ultimo.
A metà strada tra Monopoli e Trivial Pursuit, "Energy Empire" consta di un tabellone raffigurante l'Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovatività, della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce. Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo.

Le Olimpiadi di Vancouver e la sostenibilità

Gli organizzatori della 21a edizione dei Giochi olimpici invernali (12-28 febbraio), in corso di svolgimento a Vancouver, sono anche loro in gara, come gli atleti, per raggiungere una serie di obbiettivi di ecocompatibilità prefissati.

Il programma di sostenibilità ambientale è in effetti ampio e impegnativo. Un grande sforzo è stato profuso in fase di programmazione per minimizzare l'impatto ambientale dei Giochi adottando i principi di bioedilizia LEED nella costruzione degli edifici e delle strutture, e introducendo soluzioni di mobilità sostenibile destinate a durare nel tempo, come ride-sharing, carpooling, cycling ecc., con l'iniziativa Travelsmart.
Alcune delle caratteristiche eco-friendly dei siti e degli impianti sportivi includono l'uso di fonti energetiche rinnovabili, l'utilizzo di acqua piovana per i servizi igienici, la gestione ecologica dei rifiuti. Persino le 1.000 medaglie da assegnare agli atleti saranno composte di materiale riciclato da scarti di apparecchiature elettroniche. Insomma, il piano predisposto ha stimato una riduzione di gas serra pari a 118.000 tonnellate. Nello stesso tempo le emissioni che non è stato possibile tagliare sono state compensate attraverso progetti basati su tecnologia pulita per rimuovere o evitare un'equivalente ammontare di emissioni inquinanti nell'atmosfera.
Ma l'evento agonistico canadese è anche l'occasione per promuovere una più forte consapevolezza a livello di singoli cittadini del rispetto dell'ambiente. Per ottenere la partecipazione degli utenti si mette a disposizione uno strumento online per calcolare la propria impronta ecologica indicando contemporaneamente come poter diminuire o compensare volontariamente le proprie emissioni.
Con lo stesso spirito è nata "Do your video", iniziativa rivolta ai giovani di 13-24 anni, in cui piccoli autori si sono cimentati nella produzione di brevi clip di animazione aventi come tema lo sviluppo di nuovi stili di vita improntati alla sostenibilità.

Physalia la nave che purifica le acque

Si chiama Physalia, dal nome di un'elegante medusa, il progetto di un'imbarcazione avveniristica dello studio d'architettura Vincent Callebaut.

Più che una nave è un giardino galleggiante, al 100% autosufficiente dal punto di vista energetico, ed è la risposta ai problemi idrici che affliggono il mondo. Sono oltre un miliardo le persone sul nostro pianeta che non hanno accesso all'acqua potabile, e oltre 3.000 di esse muoiono ogni giorno a causa di queste condizioni difficili.
È qui che entra in gioco Physalia, il mezzo che navigherà i fiumi, dal Danubio, al Volga al Reno, al Guadalquivir fino all"Eufrate e al Tigri. E durante la navigazione assorbirà CO2 e inquinanti chimici grazie ad una rete idraulica che gli consente di filtrare l'acqua del fiume, e dei sistemi di purificazione dagli inquinati biologici posti sul tetto.
Progettato con un'architettura a zero emissioni di anidride carbonica, è esso stesso un impianto di energia rinnovabile, infatti, può generare più energia di quanta ne consuma. Il tetto della nave ha una doppia membrana pneumatica, dotata di celle fotovoltaiche, e poi al di sotto dello scafo si trovano le idro-turbine che trasformano l'energia del moto ondoso del fiume in energia idroelettrica.
La superficie del Physalia è realizzata interamente in acciaio rivestito in alluminio, a sua volta ricoperto da uno strato di anatasio, una delle forme minerali dell'ossido di titanio (TiO2) che purifica l'acqua attraverso un meccanismo di catalisi chimica mediante i raggi ultravioletti.
Al suo interno Physalia contiene quattro giardini che rappresentano i quattro elementi della terra. All'ingresso principale s'incontra il Giardino dell'Acqua sovrastato da un tetto di vetro. Successivamente, vi è il Giardino della Terra, che si trova al centro della nave, dedicata alle ricerche internazionali che analizzano gli ecosistemi.
E poi c'è uno spazio confinato, il Giardino del Fuoco, un salotto subacqueo che è uno spazio dedicato alle mostre permanenti sugli ecosistemi acquatici. Infine, s'incontra il Giardino dell'Aria: uno spazio di ossigeno e di luce, si apre anche verso il paesaggio esterno.
Il Physalia è solo allo stadio di prototipo, ma sicuramente arriverà il giorno in cui coloro che vivono lungo il Danubio, il Reno o l'Eufrate saranno grati di vederlo navigare.