sabato 20 febbraio 2010

Physalia la nave che purifica le acque

Si chiama Physalia, dal nome di un'elegante medusa, il progetto di un'imbarcazione avveniristica dello studio d'architettura Vincent Callebaut.

Più che una nave è un giardino galleggiante, al 100% autosufficiente dal punto di vista energetico, ed è la risposta ai problemi idrici che affliggono il mondo. Sono oltre un miliardo le persone sul nostro pianeta che non hanno accesso all'acqua potabile, e oltre 3.000 di esse muoiono ogni giorno a causa di queste condizioni difficili.
È qui che entra in gioco Physalia, il mezzo che navigherà i fiumi, dal Danubio, al Volga al Reno, al Guadalquivir fino all"Eufrate e al Tigri. E durante la navigazione assorbirà CO2 e inquinanti chimici grazie ad una rete idraulica che gli consente di filtrare l'acqua del fiume, e dei sistemi di purificazione dagli inquinati biologici posti sul tetto.
Progettato con un'architettura a zero emissioni di anidride carbonica, è esso stesso un impianto di energia rinnovabile, infatti, può generare più energia di quanta ne consuma. Il tetto della nave ha una doppia membrana pneumatica, dotata di celle fotovoltaiche, e poi al di sotto dello scafo si trovano le idro-turbine che trasformano l'energia del moto ondoso del fiume in energia idroelettrica.
La superficie del Physalia è realizzata interamente in acciaio rivestito in alluminio, a sua volta ricoperto da uno strato di anatasio, una delle forme minerali dell'ossido di titanio (TiO2) che purifica l'acqua attraverso un meccanismo di catalisi chimica mediante i raggi ultravioletti.
Al suo interno Physalia contiene quattro giardini che rappresentano i quattro elementi della terra. All'ingresso principale s'incontra il Giardino dell'Acqua sovrastato da un tetto di vetro. Successivamente, vi è il Giardino della Terra, che si trova al centro della nave, dedicata alle ricerche internazionali che analizzano gli ecosistemi.
E poi c'è uno spazio confinato, il Giardino del Fuoco, un salotto subacqueo che è uno spazio dedicato alle mostre permanenti sugli ecosistemi acquatici. Infine, s'incontra il Giardino dell'Aria: uno spazio di ossigeno e di luce, si apre anche verso il paesaggio esterno.
Il Physalia è solo allo stadio di prototipo, ma sicuramente arriverà il giorno in cui coloro che vivono lungo il Danubio, il Reno o l'Eufrate saranno grati di vederlo navigare.

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