giovedì 28 gennaio 2010

Legambiente chiede chiarezza sul nucleare

Secondo l'associazione ambientalista è opportuno, anche in vista delle prossime elezioni regionali, fare chiarezza da parte dei candidati sulla loro posizione rispetto al nucleare nel nostro paese.

In vista delle elezioni regionali Legambiente lancia la sfida ai candidati: "Una centrale nucleare nella mia regione, sì o no?". Con questa semplice domanda l'associazione ambientalista punta a chiarire la posizione dei candidati rispetto al rilancio del nucleare nel nostro paese, in modo da garantire anche un confronto trasparente e democratico sul tema.
"Un tema così pesante per il futuro del Paese da non potere in alcun modo rimanere fuori dal dibattito elettorale - sottolinea Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente -. I cittadini italiani non possono essere costretti a escludere la questione atomica dalle loro valutazioni".
Le Regioni hanno un ruolo fondamentale nella definizione delle politiche energetiche del nostro Paese. Undici di queste (Lazio, Marche, Umbria, Basilicata, Puglia, Calabria, Toscana, Liguria, Emilia Romagna e Piemonte, Campania) hanno recentemente avanzato ricorso alla Corte Costituzionale nei confronti della norma varata dal governo che (caso unico nei paesi occidentali) prevede la possibilità di avviare la costruzione di una centrale nucleare o di un impianto di trattamento di scorie anche in presenza di un parere contrario delle istituzioni locali e delle regioni interessate, militarizzando inoltre i siti scelti.
"Tutti i candidati - insiste Cogliati Dezza - ci dicano chiaramente come la pensano e come intendono comportarsi nel momento in cui andrà stabilita la localizzazione dei siti per le centrali. A quanto pare il governo sta cercando di rimandare ogni decisione sui possibili siti a dopo le elezioni ma si rischia così di procedere in maniera ben poco democratica. Gli elettori devono conoscere le posizioni di coloro che stanno per delegare a governare il territorio".

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